Un nuovo allestimento temporaneo, realizzato dall’UniversiCà, ha aperto i battenti al Museo Meina, il sito sul Lago Maggiore gestito dalla Fondazione nel parco–chalet di Villa Faraggiana. “aMate Maschere Masche Matte”, questo il titolo della rassegna visitabile tutti i sabati e domeniche dalle 16 alle 19 (ultimo ingresso ore 18), durerà per tutta la primavera. Saranno proposte alcune experience sulla Commedia dell’arte, a partire dal Carnevale, con contenuti multimediali adatti a tutti: dai bambini, alle famiglie, agli studenti, agli appassionati di storia.
All’interno dello chalet museo, prosegue l’apertura del grande percorso multimediale 4D “Vox Horti”, ricco di effetti speciali, che tratta svariate tematiche legate al rapporto tra uomo e Natura, nella storia, nell’arte, nella tradizione.
[wp-svg-icons icon=”library” wrap=”i”] Maggiori informazioni e prenotazioni sul sito www.museomeina.it o al numero 0321.231655.
Questi gli allestimenti tematici:
Le arlecchinate:
In un vero e proprio teatrino in dimensioni reali, gag e lazzi tra la maschera più nota con le altre tipiche della Commedia dell’Arte. Queste, realizzate con ologrammi in dimensioni reali dallo staff di UniversiCà, coordinato da Gianni Dal Bello, omaggeranno alcuni personaggi famosi che hanno avuto a che fare con il mondo degli “Zanni”: dal cinquecentesco Tristano Martinelli (il primo Arlecchino della storia) il compianto Dario Fo e Ferruccio Soleri, l’Arlecchino strehleriano.
MaschEmotion:
Tra forme classiche e multimediali, invece, tra burattini veri e animazioni, all’interno di un teatrino particolare, ci saranno anche storielle adatte ai bambini. Qui i personaggi della Commedia dell’Arte rivivranno con le sembianze originali dei disegni di Giorgio Ferrari.
Ambienti in Miniatura:
Uno spazio sarà anche dedicato alle doll’s houses: ambienti in miniatura di Manuela Peviani. Scatole di latta, lucine e personaggi per un mondo a dimensioni “pollicino” su tematiche legate al Carnevale.
Videoracconti sul Carnevale:
In alcuni ambienti del complesso museale, verranno poi proposti due documentari: il primo sulle origini e sull’evoluzione della festività carnascialesca, dagli antichi greci e romani, al Medioevo, ai giorni nostri; il secondo ripercorre i carnevali più noti d’Italia.