(tratto da Usi, Costumi e Tradizioni Popolari della Valle Vigezzo, Domodossola, 1913)
Itterizia.- Metodo sicuro di guarigione consiste nel bere un bicchiere d’acqua fresca con cinque, o meglio, nove pidocchi vivi, i piöcc!
Morsicatura d’insetti, vespe, ecc.- S’impasta con orina, limo di terra e si applica sulla ferita.
Mal d’orecchi.- Non c’è guarigione più rapida che facendosi mungere nelle orecchie latte di donna
Mal di denti.- Si applica sulle guancie un sacchettino di cenere calda, ripetendo l’operazione finchè il dolore sia cessato.
Ferite.- Si curano fasciandole con ragnatele, ragnàa. Purtroppo codesta superstizione è ancora diffusa in Valle; mentre è provato che le ragnatele sono vie sicure d’infezione più che di guarigione.
Infiammazioni intestinali.- Si è tosto guariti inghiottendo per tre mattine consecutive una rana viva!
Fratture.- Si curano con acqua d’arnica o con grasso, sangia, di marmotta. Se però si ripetesse la frattura curata colla sugna di marmotta, la guarigione non sarebbe più possibile.
Mal… sentimentale.- Si prende per un mese consecutivo una decozione di malva selvatica e lichene islandico: l’effetto è meraviglioso.
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